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Addolorata di Castelpretoso

Storia delle apparizioni

La storia del Santuario di Maria SS. Addolorata inizia il 22 marzo 1888, giorno in cui la Vergine apparve per la prima volta. Due contadine del luogo erano alla ricerca di una pecorella smarrita quando una delle due si trovò di fronte una visione celeste: nel bagliore della luce si riconosceva l’immagine di Maria SS. Addolorata seminginocchiata con ai piedi il Figlio morto, lo sguardo rivolto verso il cielo e le braccia allargate in atto di offerta.

Il 26 settembre 1888 Mons. Francesco Macarone Palmieri, vescovo di Bojano, si recò sul luogo sacro per “indagare” sulle presunte apparizioni ed ebbe la grazia di vedere la Madonna Addolorata così com’era apparsa alle due contadine.

Era il 28 settembre 1890 quando venne posta la prima pietra del Santuario di Maria SS. Addolorata di Castelpetroso e Mons. Francesco Macarone Palmieri, nel corso di una solenne celebrazione, diede ufficialmente il via ai lavori. La consacrazione, invece, avvenne solamente il 21 settembre 1975.

 

I 7 Dolori

 
 

PRIMO DOLORE: La rivelazione di Simeone Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l’anima» (Lc 2, 34-35).

 

SECONDO DOLORE: La fuga in Egitto
Un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo». Giuseppe, destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto. (Mt 2, 13-14)

 
 

TERZO DOLORE: Lo smarrimento di Gesù nel Tempio
Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendolo nella carovana, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava. Al vederlo restarono stupiti e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo».(Lc 2, 43-44, 46, 48).

QUARTO DOLORE: L’incontro con Gesù sulla via del Calvario
Voi tutti che passate per la via, considerate e osservate se c’è un dolore simile al mio dolore. (Lm 1, 12). «Gesù vide sua Madre lì presente» (Gv 19, 26).

 
 

QUINTO DOLORE: La crocifissione e la morte di Gesù.
Quando giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero Lui e i due malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra. Pilato compose anche l’iscrizione e la fece porre sulla Croce; vi era scritto “Gesù il Nazareno, il re del Giudei” (Lc 23,33; Gv 19,19). E dopo aver ricevuto l’aceto, Gesù disse: “Tutto è compiuto!” E, chinato il capo, spirò. (Gv 19,30)

SESTO DOLORE: La deposizione di Gesù tra le braccia di Maria
Giuseppe d’Arimatèa, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anche lui il regno di Dio, andò coraggiosamente da Pilato per chiedere il corpo di Gesù. Egli allora, comprato un lenzuolo, lo calò giù dalla croce e, avvoltolo nel lenzuolo, lo depose in un sepolcro scavato nella roccia. Poi fece rotolare un masso contro l’entrata del sepolcro. Intanto Maria di Màgdala e Maria madre di Ioses stavano ad osservare dove veniva deposto. (Mc 15, 43, 46-47).

 
 

SETTIMO DOLORE: La sepoltura di Gesù e la solitudine di Maria
Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Magdàla. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!». E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa. (Gv 19, 25-27).

Via Matris

La Via Matris di Castelpetroso, inaugurata il 27 ottobre 1947, è un sentiero di 750 metri che
si snoda lungo la montagna e che collega il Santuario con il luogo delle apparizioni.
Suddivisa in sette tappe, ognuna fu contrassegnata da un’edicola in rame, racchiusa in una nicchia
in muratura, che commemora uno dei sette dolori. Negli anni novanta furono poi collocati, vicino ad
ogni edicola, gruppi scultorei in bronzo molto suggestivi, opera dell’artista Alessandro Caetani.
Dal 1947 migliaia di fedeli hanno attraversato la Via Matris dolorosa soffermandosi e meditando sui
dolori che la Vergine Maria, madre e cooperatrice del Salvatore, soffrì durante la vita
nell’adempimento della sua missione.
Nella Via Matris, l’intera vita della Vergine è articolata in sette ‘stazioni’, corrispondenti a sette episodi in cui la pietà del popolo cristiano ha individuato i sette ‘principali’ dolori della Madre del Signore, ossia:
– Presentazione di Gesù al Tempio
– Fuga in Egitto
– Smarrimento di Gesù
– Maria SS. incontra il Figlio Gesù sulla via del Calvario
– Maria SS. assiste alla crocifissione del Figlio Gesù
– Maria SS. riceve tra le braccia Gesù deposto dalla croce
– Maria SS. depone Gesù morto nel sepolcro
l cammino percorso da Gesù, il Figlio, dal tribunale a Pilato e al Monte Calvario lo percorse anche Maria, la Madre: fu in gran parte un cammino comune, per cui alcune “stazioni” del cammino della Via Crucis sono coincidenti con quelle della Via Matris.

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